Mese: Settembre 2015

Profughi e Resistenza: due eventiProfughi e Resistenza: due eventi



Ecco il podcast di Voci dalle Dolomiti andato in onda ieri in Fm e in streaming a Radio Cooperativa. I temi della puntata, l’accoglienza di profughi in Europa e la memoria della Resistenza sulle Dolomiti bellunesi e dintorni, sono legati a due eventi in programma nel week-end:

– l’incontro “HUMAN. Conflitti • ingiustizie • migrazioni • accoglienza. Cittadini, politica e mass media oggi”, sabato 3 ottobre al centro Rossi di Belluno.
Interverranno il docente universitario Alberto Castelli e il giornalista Lorenzo Guadagnucci.

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Mtb: Valsugana, Tesino, LamonMtb: Valsugana, Tesino, Lamon



Questo è un giro piuttosto impegnativo in mtb che attraversa un paio di volte il confine montuoso fra Trentino e Bellunese.
In totale circa 90 km (una quindicina su sterrato) e 2.000 metri di dislivello. L’anello disegnato è piuttosto inconsueto e tocca la Valsugana, punto di partenza, passando da Grigno, poi sale verso il Tesino a Celado, quindi nel Bellunese ad Arina, Lamon, San Donato, di nuovo in Trentino al passo Brocon e rientra in Valsugana via val Malene, Pieve Tesino, Strigno.

La partenza è stata da Borgo Valsugana Trento) sulla ciclabile verso Grigno (263 m. slm).
Da qui sulla strada del Murello fino alle porte di Castello Tesino (871 m.) e bivio a destra verso Celado, cima Campo Arsiè (Belluno). Dopo alcuni chilometri di salita anziché proseguire verso il valico di Cima Campo, bivio a sinistra per Arina (Lamon) a quota 1.200 circa.

Qui dopo pochi chilometri si affronterà in discesa un primo tratto sterrato su una stradina che tornerà asfaltata al confine provinciale con Belluno, per poi raggiungere il paesino di Arina (800 m) e proseguire in giù fino a fondovalle, quando si attraverserà un ponticello (il punto più basso a circa 450 m. dunque la perdita di quota è notevole) e si girerà a destra riprendendo quota verso Lamon e si salirà successivamente a sinistra verso il centro per girare poco dopo di nuovo a sinistra verso la frazione di San Donato (900 m.) dalla quale parte la stradina verso passo Brocon (bivio a sinistra con segnaletica evidente).

Inizialmente asfaltata, questa via diventa presto una carrareccia piuttosto larga ma dal fondo ghiaioso e a tratti parecchio mosso, che richiede quindi una certa familiarità tecnica con terreni non regolari e poco aderenti.
Dopo circa 15 km, piuttosto impegnativi, si arriva allo scollinamento, riattraversato il confine provinciale, spuntando dalla stradina di fronte all’abergo Pizzo degli uccelli (passo Brocon, quota 1.616, il punto più alto toccato nel giro).

Da qui si prosegue verso ovest sulla strada asfaltata, in direzione degli impianti da sci, ma poco prima del piazzale si imbocca a destra la stretta stradina per la val Malene, seguendola in giù, facendo attenzione per le numerose curve e il fondo non sempre perfetto.
In vista di Pieve Tesino si seguirà il bivio a destra evitando un piccolo dislivello e spuntando sulla provinciale quasi in prossimità della sella per poi proseguire la discesa verso Strigno e Borgo.

Per chi volesse rendere meno impegnativo il percorso evitando in salita la lunga mulattiera da San Donato al Brocon è consigliabile invertire il senso del giro.

 

 

Guadagnucci e “Restiamo animali”Guadagnucci e “Restiamo animali”



Ecco il podcast di Voci dalle Dolomiti trasmesso in Fm a Radio Cooperativa il 22 settembre 2015. In scaletta la parte finale della serata bellunese «Viticoltura e cittadini, possibili strategie di convivenza», con l’intervento delle rappresentanti della campagna “Liberi dai veleni” che avevano preso la parola dopo la conferenza dell’esperto di agricoltura biologica Enzo Mescalchin.
Il nucleo del programma di oggi è dedicato, però, a una conversazione con il giornalista Lorenzo Guadagnucci, che fra l’altro sarà a Belluno il 3 ottobre per un dibattito su accoglienza di profughi e migranti, politica e mass media.
Oggi in radio con lui parleremo invece di scelta vegana e di antispecismo anche come azione politica, come lotta contro l’ingiustizia, prendendo spunto dal suo libro “Restiamo animali” edito da Terre di mezzo.

L’agricoltura sana è possibileL’agricoltura sana è possibile



«Viticoltura e cittadini, possibili strategie di convivenza» è il titolo della conferenza dell’esperto di agricoltura biologica Enzo Mescalchin che è intervenuto a una serata svoltasi a Belluno nell’ambito della campagna Liberi dai veleni, promossa da numerose realtà associate bellunesi, che denunciano la colonizzazione agricola in atto in provincia a opera di aziende provenienti dalla zona trevigiana del prosecco o da quella trentina delle mele. La registrazione – qui in podcast – è andata in onda martedì scorso a Radio Cooperativa, in Fm, nella rubrica Voci dalle Dolomiti.
Ecco il testo della petizione, che si può sottoscrivere anche online, da quale si evincono le ragioni di preoccupazione per il rischio che anche a Belluno si insedi a a buon mercato e con la complicità dell’ente pubblico, Regione Veneto in primis, un modello agricolo intensivo non compatibile con il rispetto dell’ambiente e della salute (uso massiccio di pesticidi e fitofarmaci), a maggior in un territorio alpino e turistico in cui si assiste già anche a massicci interventi di trasformazione del paesaggio, con pesanti sbancamenti per far posto alle monocolture. L’alternativa proposta è un modello agricolo più rispettoso e aderente alle esigenze del territorio e di chi ci abita.