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Resistenza e memoria, il partigiano Romo (1922-2015): “Dal primo momento contro fascisti e nazisti”Resistenza e memoria, il partigiano Romo (1922-2015): “Dal primo momento contro fascisti e nazisti”



Ecco la puntata del 18 e del 25 aprile 2023 andata in onda a Radio Cooperativa, in Fm e streaming.
È un’intervista registrata nove anni fa a casa di Egildo Moro, il partigiano “Romo”, classe 1922.

Fu parte del primo nucleo della Resistenza bellunese (quello sorto alla casera la Spàsema, sopra Lentiai nell’autunno 1943) al quale si unì nell’inverno, in val Mesaz, sopra Longarone, nella zona del Vajont.

Romo, scomparso il 28 febbraio 2015, era di Mestrino, vicino a Padova, ma poco dopo l’8 settembre 1943 si spostò in provincia di Belluno.

Storia della Resistenza (e oltre): il ruolo prezioso dell’Isbrec a BellunoStoria della Resistenza (e oltre): il ruolo prezioso dell’Isbrec a Belluno



Ecco il podcast di Voci dalle Dolomiti andata in onda martedì 7 aprile 2020 a Radio Cooperativa. Il programma è stato un viaggio alla scoperta dell’Isbrec, l’Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea, che fin dalla metà degli anni Sessanta produce cultura di alto livello.

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Tempesta Vaia: recupero dei boschi e condizione della fauna selvaticaTempesta Vaia: recupero dei boschi e condizione della fauna selvatica



La condizione dei boschi e della fauna selvatica a oltre quattro mesi dalla tempesta Vaia che ha travolto le Dolomiti. È stata la pagina principale di Voci dalle Dolomiti, trasmesso il 12 marzo 2019 a Radio Cooperativa.
Nella seconda parte si parlerà della Resistenza nel Bellunese durante l’occupazione nazista e si rievocheranno in particolare alcuni episodi tragici quale l’impiccagione di dieci partigiani al Bosco delle Castagne, il 10 marzo 1945.

Sui sentieri della CostituzioneSui sentieri della Costituzione



Ecco il podcast di “Voci dalle Dolomiti” trasmesso martedì 4 settembre 2018 in Fm a Radio Cooperativa.
Ascolteremo il dibattito sullo stato della democrazia e sulle derive populiste e demagogiche in corso.
Analisi e proposte nel corso della “Camminata partigiana sui sentieri della Costituzione”, una passeggiata tra le frazioni bellunesi di Tisoi e di Bolzano, con tappa alla casera Tovena, dove i partecipanti sono stati ospiti del comitato usi civici di Bolzano bellunese e di Vezzano.

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Addio a Ferruccio Vendramini, indimenticabile indagatore e narratore della storia belluneseAddio a Ferruccio Vendramini, indimenticabile indagatore e narratore della storia bellunese



Ferruccio Vendramini ha indagato e raccontato con straordinaria efficacia le vicende storiche bellunesi. Questo è il podcast della puntata di Voci dalle Dolomiti dedicata al ricordo di uno studioso indimenticabile che ci ha dato tanto e ci ha lasciati due settimane fa. Aveva 85 anni, Nei miei ricordi una persona gentile e sempre disponibile, che mi ha aiutato molto anche nelle miei ricerche sul periodo della Resistenza nel Bellunese. La trasmissione è anche un invito a esplorare la vasta produzione scientifica di Ferruccio Vendramini, che spazia dal movimento di Liberazione alle vicende delle autonomie locali, dalla scuola ad altri aspetti della vita nelle nostre montagne. Buon ascolto.

Violenza nazista e Resistenza bellunese: le testimonianzeViolenza nazista e Resistenza bellunese: le testimonianze



La memoria della Resistenza durante l’occupazione nazista nel Bellunese è al centro della puntata di Voci dalle Dolomiti andata in onda il 23 gennaio 2018 a Radio Cooperativa: in programma letture, testimonianze, interviste, ecco il podcast.

La Strage di Sant’Anna di Stazzema, la memoria, l’oggi: il libro di Lorenzo GuadagnucciLa Strage di Sant’Anna di Stazzema, la memoria, l’oggi: il libro di Lorenzo Guadagnucci



Ecco il podcast di “Voci dalle Dolomiti” andato in onda ieri a Radio Cooperativa: la presentazione del libro “Era un giorno qualsiasi”, con l’autore Lorenzo Guadagnucci in un colloquio con Zenone Sovilla.

Sant’Anna di Stazzema, la strage del ‘44, la ricerca della verità. Una storia lunga tre generazioni ricostruita dal nipote di una delle vittime.

Uno spaccato del nostro Paese dove Sant’Anna diventa un simbolo e un punto di partenza proiettato nel presente per riflettere anche sulla memoria della Resistenza e della partecipazione nonviolenta alla lotta di Liberazione, “per costruire un pensiero nuovo, una cultura diversa”.

L’evento nel quale è stata registrata la conversazione, alla Bookique di Trento, era inserito nel programma della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno, promosso dall’associazione Libera.

La Bookique di Trento

Resistenza anche contro i pesticidiResistenza anche contro i pesticidi



Podacast di Voci dalle Dolomiti andata in onda il 3 maggio 2016 in Fm e in streaming a Radio Cooperativa torna Voci dalle Dolomiti.

Nel programma le testimonianze sul periodo di occupazione nazista raccolte il 25 aprile scorso, nell’evento svoltosi a Bolzano Bellunese.

La parte principale del programma è dedicata invece alle voci di alcuni rappresentanti della campagna Liberi dai veleni, che sostiene un’agricoltura sana e contrasta l’impianto in provincia di colture intensive che fanno largo uso di fitofarmaci e pesticidi.

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Belluno, Resistenza e deportazioniBelluno, Resistenza e deportazioni



Ecco il podcast di “Voci dalle Dolomiti” andata in onda in Fm a Radio Cooperativa lo scorso 26 gennaio, sul tema della memoria del periodo 1943-1945, che nel caso del Bellunese (come per Trento e Bolzano ma in condizioni diverse) significò, dopo l’8 settembre, occupazione nazista e Resistenza.
Ascolteremo le voci di Tea Palman, deportata politica da Belluno al lager di Bolzano; di Gianni Faronato, deportato da Feltre al medesimo campo di concentramento di via Resia e in altri sottocampi sempre in Sudtirolo; dello storico Giuseppe Sittoni.

Liberazione e nuove resistenzeLiberazione e nuove resistenze



Podcast di “Voci dalle Dolomiti” andato in onda in Fm a Radio Cooperativa il 12 maggio 2015.

In programma una conversazione con Renzo Guglielmino, testimone e studioso della Resistenza, in particolare a Bolzano Bellunese e nella valle dell’Ardo. Una serie di ricordi attraverso un filo conduttore che passa anche per i luoghi dei partigiani e dei rastrellamenti nazisti, per restituirci un’immagine della vita nella Belluno del periodo 1943-1945, scossa dall’occupazione e dalla violenza.

In scaletta anche un’intervista con Lorenzo Bogo della Casa dei beni comuni di Belluno, registrata nel corso dell’incontro svoltosi dieci giorni fa nella ex caserma Piave, dove è in corso il recupero di un settore destinato a diventar eun nuovo centro di aggregazione, uno spazio di democrazia e cultura aperto a tutti.

Nel corso della giornata (documentata in questo breve video) si è svolto anche un laboratorio agricolo di permacoltura e sono proseguiti alcuni degli interventi di sistemazione della sezione assegnata alla Casa dei beni comuni.

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Due dei dieci partigiani impiccati dai nazisti al Bosco delle Castagne, sulle colline a nord di Belluno, il 10 marzo 1945

Resistenza e autonomia alpinaResistenza e autonomia alpina



“Voci dalle Dolomiti” andata in onda il 28 apriel 2015, in Fm, a Radio Cooperativa. In scaletta, un’altra pagina dedicata alla lotta di Liberazione: un’analisi, affidata a studiosi e a testimoni dell’epoca, del ruolo avuto dal clero durante l’occupazione nazista delle tre province dolomitiche di Bolzano, Belluno e Trento, che dopo l’8 settembre 1943 furono annesse nella nuova entità amministrativa denominata Zona di operazioni delle Prealpi, controllata dai vertici del nazismo tirolese e afferente al Terzo Reich. Fra le voci che si possono ascoltare, quelle degli storici Gerald Steinacher, austriaco, e Leopold Steurer, sudtirolese, della partigiana bellunese Ester Riposi e del deportato feltrino Gianni Faronato.

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Massacro nazifascista sul GrappaMassacro nazifascista sul Grappa

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Il massacro nazifascista del monte Grappa colpì per una settimana, dal 21 settembre 1944, le località nella zona del massiccio, a cavallo fra le province di Belluno, Vicenza e Treviso.
Non fu un’operazione di guerra, perché nazisti (comprese le milizie trentine e sudtirolesi arruolate nell’Alpenvorland) e fascisti repubblichini, forti di almeno 8 mila soldati e supportati anche da armi pesanti e mezzi blindati, sgominarono nel giro di 24 ore o poco più l’opposizione delle formazioni partigiane scarsamente armate.

Nei giorni successivi attuarono invece scientemente quello che si dimostrò essere un vero e proprio massacro pianificato, contro giovani partigiani ormai inermi e contro la popolazione civile.
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